Nel giugno 2016 il fotografo Marco Palombi ha fatto un viaggio nel Kurdistan iracheno in compagnia di un corrispondente di Repubblica, con il quale ha visitato i progetti di EMERGENCY sul territorio.
I 16 scatti della mostra “La strada da fare“, ospitata nell’Infopoint Emergency di Roma (in via IV novembre 157/B) dal 2 al 28 febbraio prossimi, sono una testimonianza di ciò che ha visto: i larghi stradoni nei campi profughi di Ashti, una distesa infinita di tende infuocate, intere famiglie in uno stato di “sospensione” determinato dalla guerra. Ma ha visto anche la risposta di EMERGENCY con le sue strutture sanitarie e con il centro di riabilitazione di Sulaimaniya, dove si fabbricano protesi e si imparano mestieri.
EMERGENCY è in Iraq dal 1995. A Sulaimaniya gestisce il Centro di riabilitazione e reintegrazione sociale, fondato nel 1998, specializzato in fisioterapia e produzione di protesi per le vittime di guerra. Il Centro, inoltre, offre ai pazienti la possibilità di reinserirsi nelle loro comunità attraverso corsi di formazione professionale e l’apertura di cooperative artigiane.
Con l’intensificarsi del conflitto, nel 2014 EMERGENCY ha aperto centri sanitari nei campi profughi allestiti nella regione per accogliere gli sfollati e i rifugiati provenienti dal resto del Paese e dalla Siria. Da gennaio ad agosto del 2017, EMERGENCY ha lavorato all’Emergency Hospital di Erbil, per offrire cure chirurgiche alle vittime della guerra di Mosul.
Dal 1995 ad oggi, EMERGENCY ha curato in Iraq oltre 880.000 persone.