- Quando: domenica 23 giugno 2024, ore 21:30
- Dove: Piazza Santa Maria, Cerveteri (RM)
- Ingresso a offerta libera
In occasione del 4° Festival Etrusco dell’Inclusione e dell’Integrazione, promosso dal Comune di Cerveteri e realizzato con il contributo della Regione Lazio.
È il 1947 e la guerra in Italia è finita.
Nella pineta del Tombolo, tra Pisa e Livorno, una parte di popolazione si rifugia e cerca di trarre profitto dalle condizioni provocate dalla guerra. Lì, in baracche e capanne vive un’umanità di contrabbandieri, disertori, sciuscià, delinquenti comuni e segnorine – così erano chiamate le prostitute. Tombolo è un mondo a sé, regolato da leggi non scritte, dove regna una voglia di vivere brutale, disperata, imperiosa, che travolge ogni ostacolo.
Pia è una segnorina e dall’ospedale in cui verrà ricoverata per le malattie veneree racconta il mondo di Tombolo e il dramma delle donne che, spinte dalla miseria, si accompagnano ai soldati americani, spesso vivendo nell’illusione di una vera storia d’amore.
Damasco è un rastrellatore di mine. Anche se la guerra è finita, l’Italia è disseminata di ordigni e gli americani lasciano agli italiani il compito di sminarla. Per questo lavoro difficile e pericoloso vengono reclutati anche i civili, dopo un breve addestramento; e poiché grande è la disoccupazione e grande la miseria, molti, come Damasco, accettano di rischiare la vita.
Damasco incontrerà Pia all’ospedale e se ne innamorerà a prima vista. Tornerà a cercarla – e non gli sarà facile trovarla – deciso a esprimerle il suo amore.
Pia e Damasco racconteranno al pubblico le loro storie, vere e dolorose, ma a tratti anche molto comiche.
La pineta del Tombolo è una cicatrice sempre aperta. Oggi quella pineta tra Livorno e Pisa è divenuta Camp Darby, una delle basi logistiche americane più importanti d’Europa e che ha svolto un ruolo decisivo durante la guerra fredda e in tutte le guerre che seguiranno la caduta del muro di Berlino.
Una riflessione sulle conseguenze che accompagnano la guerra di ogni epoca, disumano strumento che innesca solo spirali di violenza e degrado.
Il testo “Etiopia detta Pia” ha ricevuto la segnalazione dell’Istituto Storico della Resistenza di Cuneo al concorso Per Voce Sola 2009.