L’HUB, in inglese, è un perno, più precisamente il mozzo di una ruota, la sua parte centrale che viene unita all’asse e dalla quale si diramano i raggi.
Figurativamente l’hub è oggi il cuore pulsante di un’attività, di una rete o di una zona, e può esserlo dai punti più disparati.
Ecco che cos’è il ReHABilitation and social reintegration Centre di Sulaimaniya, nel Kurdistan Başūr (del Sud), la più autonoma di tutte le regioni curde, sparse tra Siria, Turchia, Iran e, appunto, Iraq.
Fondato dall’ONG italiana EMERGENCY nel 1997, e co-finanziato attualmente dall’European Union Civil Protection and Humanitarian Aid (ECHO), fu aperto a seguito della prima sanguinosa Guerra del Golfo. Fino a oggi nel ReHABilitation Centre di EMERGENCY sono state curate più di 10mila persone, provenienti da diverse zone dell’Iraq, ma anche da Siria e Iran, così la struttura si è affermata come un’eccellenza non solo a livello nazionale, ma per tutta la regione.
Nato per essere un Centro di costruzione di protesi e riabilitazione per pazienti con amputazioni e mutilazioni, causate prevalentemente dalla guerra, nel corso del solo 2018 ha fornito 774 protesi. Successivamente è stato ampliato con un efficace programma di Vocational Training, che prevede corsi di formazione in lavorazione del ferro, del legno, del cuoio e del PVC, idraulica, elettrotecnica, sartoria e produzione di scarpe. Dopo l’ammissione al corso, gli ex pazienti sono seguiti all’interno del ReHAB per un periodo di 5 mesi, durante i quali apprendono un nuovo lavoro e ricevono un supporto finanziario per l’apertura di un’attività, per esempio un laboratorio artigianale o un negozio.
EMERGENCY, che fino a oggi ha contribuito a creare oltre 360 cooperative (11 nel solo 2018), non si limita a sostenere le nuove attività nella prima fase, ma continua a seguirle anche negli anni successivi.
ReHUB intende dimostrare come, da un lato, le guerre non si concludano con l’annuncio della loro fine, ma lascino un’eredità lunga generazioni, e come, dall’altro, sia possibile un reinserimento nella società di persone con forti disabilità anche in luoghi martoriati dai conflitti, se al centro di tutto esiste un cuore pulsante che lo muove.
Un ReHAB, appunto.
Alessandro Annunziata, nato nel 1981 a Varese, approccio la fotografia da autodidatta da un paio di anni. Nel 2018 studio Reportage con Sara Munari, e nel 2019 fotogiornalismo da Mu.Sa. con Pierpaolo Mittica.
Da sempre appassionato di tematiche umanitarie e della tematica Kurda, viaggio diverse volte tra il Kurdistan turco e Iracheno, dove inizio ReHUB, un progetto che porterò avanti nel tempo.
Appassionato più alle conseguenze di un fatto rispetto al fatto stesso, nella vita come in fotografia mi piace entrare dentro le cose ed in empatia con le persone per restituire, attraverso le mie foto, la realtà che vedo e i sentimenti che sento.
Un ringraziamento speciale ad EMERGENCY e specialmente allo staff locale, e a Massimiliano Carraglia, per il sostegno e l ́aiuto, oltre che per lo splendido lavoro.
La mostra fotografica sarà aperta dal 9 al 19 gennaio, dalle 15:30 alle 18:00
Ci vediamo il 9 gennaio alle 21 per l’inaugurazione!